Un Mosaico di buone prassi per costruire rete di inclusione e collaborazione

locandina
Sabato 29 marzo, nell’Aula Magna della sede di T. M. Plauto, a coronamento dei  progetti "Inclusione e Apprendimento attraverso il gioco sulla scacchiera" e "Dama a Scuola", è stata ufficialmente inaugurata la scacchiera gigante in legno progettata nell’ambito di una convenzione tra la Scuola secondaria di I Grado "Via Anna Frank" e l’associazione APS "Il Mandorlo" di Cesena e realizzata nei laboratori dell’Officina del legno all’interno del centro diurno "La Meridiana", grazie alla collaborazione del Comune di Cesena.
Alla presenza delle diverse realtà del territorio coinvolte ed in un'aula gremita di studenti e studentesse, è stata l’assessora ai Servizi alle persone e alle famiglie Carmelina Labruzzo responsabile del taglio inaugurale del nastro, sottolineando “la grande forza dell’essere squadra, quando si uniscono i buoni intenti ed i sogni diventano condivisi, al fine e per il benessere della comunità”.
La dirigente scolastica, Laura Liprino, ha ringraziato tutti i presenti dando avvio ai lavori della giornata partecipati da Elisabetta Ciracò (Psicologa Scolastica, Istruttrice FID e FSI), Gianluca Farfaneti (Psicologo responsabile del Centro Diurno - La Meridiana), Luana Grilli (Presidente Associazione APS - Il Mandorlo), Paolo Bucci (Maestro d'arte), Alessia Barbagallo e Samanta Tassinari (Educatrice e Responsabile Cooperativa Universiis). La scacchiera, simbolo di intelligenza e strategia – commenta la dirigente –  è metafora della vita cosicché la partita ed il suo evolversi rappresentano la nostra esistenza dettata da eventi (mosse) conseguenti. Ad ogni mossa durante la partita ne deriva la mossa dell’altro, così nella vita ad ogni nostro comportamento ne deriva un conseguente comportamento dell'altro. Le mosse sulla scacchiera sono il destino di ognuno di noi; così come ognuno di noi con le proprie mosse sulla scacchiera si gioca la partita con l'obiettivo di fare "scacco matto", così nella vita ognuno con le proprie azioni orienta il destino della stessa diventando artefice e responsabile di ciò che in essa accade". Obiettivi delle progettualità interessate è stato quello di sviluppare e promuovere, attraverso il gioco sulla scacchiera, abilità di concentrazione, strategia, rispetto del turno di parola, ascolto attivo, attenzione alle mosse dell’altro, consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni contrastando in tal modo disagio, fragilità e rischio di dispersione scolastica.

La Dott.ssa E. Ciracò ha presentato lo svolgimento dei laboratori svolti nelle classi soffermandosi sulle “buone prassi” che hanno favorito la costruzione di reti di inclusione e cooperazione; particolare attenzione è stata data poi alle testimonianze degli studenti e delle studentesse, che hanno raccontato l’esperienza del percorso del gioco sulla scacchiera, i loro punti di vista, i suggerimenti in merito ai miglioramenti degli ambiti scolastici ed i vissuti del percorso scolastico. Il commento della Prof.ssa A. Mazzei ha sottolineato l’aspetto didattico e gli effetti positivi del percorso svolto, affermando che “l’attività svolta ha garantito riflessioni importanti per il gruppo classe e per le sue dinamiche interne, ma anche miglioramenti in ambito didattico, favorendo l’aumento dell’attenzione e della concentrazione”.

In tale cornice, il maestro d'arte Paolo Bucci ha illustrato le fasi della progettazione e della realizzazione della Scacchiera Gigante in legno, che ha rappresentato per un studente della Scuola una autentica opportunità di "apprendimento per esperienza" di manualità e tecnica, nonchè di  "apprendimento dall'esperienza" di comportamenti e capacità quali responsabilità, coordinamento e concentrazione. Tutto ciò ha consentito di acquisire abilità e competenze in modo attivo e significativo, contribuendo allo sviluppo personale e professionale.
A rafforzare la significatività, gli studenti e le studentesse si sono incontrati sul terreno di gioco della grande scacchiera, diventando i pedoni della dama e dando prova,  tra bianchi e neri, di grande capacità di concentrazione, attenzione, studio di strategie e forte passione. La conduzione della partita e l'arbitraggio è stato svolto dai ragazzi stessi.
E adesso si prosegue con  "Giochi Giovanili Scolastici di Dama Italiana" che vedranno coinvolti i ragazzi e le ragazze nei tornei d'Istituto con l'obiettivo dell'ambita tappa regionale.
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